Preghiera dei Giovani Mercoledì 30 Novembre 2022

Canto Inizio

Canone ripetuto

Dio fammi vedere la strada che seguirò con te,

Guida tu i miei passi, dai la Pace al cuor.


salmo 71

O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto.

Nei suoi giorni fiorisca il giusto
e abbondi la pace,
finché non si spenga la luna.
E dòmini da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra.

Perché egli libererà il misero che invoca
e il povero che non trova aiuto.
Abbia pietà del debole e del misero
e salvi la vita dei miseri.

Il suo nome duri in eterno,
davanti al sole germogli il suo nome.
In lui siano benedette tutte le stirpi della terra
e tutte le genti lo dicano beato.

Vangelo

Mt 3,1-12

In quei giorni, venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della Giudea dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!». Egli infatti è colui del quale aveva parlato il profeta Isaìa quando disse: «Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!».
E lui, Giovanni, portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano cavallette e miele selvatico. Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la zona lungo il Giordano accorrevano a lui e si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.
Vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all’ira imminente? Fate dunque un frutto degno della conversione, e non crediate di poter dire dentro di voi: “Abbiamo Abramo per padre!”. Perché io vi dico che da queste pietre Dio può suscitare figli ad Abramo. Già la scure è posta alla radice degli alberi; perciò ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Io vi battezzo nell’acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala e pulirà la sua aia e raccoglierà il suo frumento nel granaio, ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».

Parola del Signore


riflessione

Accendiamo questa settimana la seconda candela della corona d’Avvento e pensiamo che siamo già nel mezzo del cammino che ci porterà alla gioia per la nascita di Gesù Bambino.
Oggi la liturgia, attraverso il Vangelo di Matteo, accende i riflettori su un personaggio molto interessante: Giovanni il Battista.
Giovanni lo ricordiamo per due motivi: il primo è perchè è il cugino di Gesù (da sua madre Elisabetta corse Maria per annunciarle che un miracolo si compiva in lei, che cioè avrebbe partorito Gesù); e poi perché, come suggerisce l’appellativo Battista, che non è il suo cognome, è colui che battezzava e dal quale Gesù stesso ha ricevuto il battesimo!
Giovanni predica la conversione e opera un battesimo che prepari la gente ad accogliere il Signore. Giovanni appare nel deserto. Il deserto è il luogo della solitudine, ma anche dell’incontro tra Dio e il suo popolo. Proprio nel deserto in questa “terra di nessuno”, Giovanni invita alla conversione perché il regno dei cieli è vicino. Giovanni cita anche Isaia e si considera non la Parola che è Gesù, bensì solo la voce. Giovanni è voce di uno che è Parola: Gesù.
La gente viene a lui in gran numero per farsi battezzare. Giovanni si scaglia contro i farisei e i saddducei, i potenti del tempo, perché pensano di sentirsi a posto, di non mettersi in discussione. Giovanni offre anche a noi oggi questo messaggio.
Giovanni Battista ha sempre dato l’idea di una persona severa, che gridava nel deserto e riprendeva e che invitava a comportarsi meglio.
Questo suo atteggiamento trasmette anche la passione, l’impegno con il quale Giovanni annunciava la venuta del Figlio di Dio: in qualche modo si preoccupava che tutti potessero riconoscerlo e accoglierlo con cuore puro e sgombro da tante cose inutili.
Lui è colui che sa ciò che Dio sta per compiere e cioè che “arriverà uno più forte di me!”
Anche se appartieni alla Chiesa, anche se frequenti la Messa, non sei automaticamente un salvato, ma sei chiamato a compiere frutti degni di conversione.
Giovanni stesso, con grande umiltà, si proclama solo un messaggero che battezza con l’acqua per la conversione. Il più forte, Gesù, deve ancora venire e battezzerà con la potenza dello Spirito Santo e con il fuoco del giudizio in grado di smascherare ogni ipocrisia.

L’avvertimento di Giovanni, è quello di continuare il cammino con umiltà e con il cuore aperto, pronto ad accogliere il Signore che viene, che viene ogni giorno nella nostra vita per stare con noi e per accompagnarci nella nostra vita.

La forza di Gesù dunque, non sta nella severità del Suo giudizio, piuttosto è la forza di saper leggere dentro ciascuno di noi e di aiutarci a riprendere il cammino che porta ad accoglierlo con cuore sincero.

Buon proseguimento del cammino di Avvento a tutti!


Canto finale: camminero’

Camminerò, camminerò nella tua strada, Signor;
dammi la mano, voglio restar per sempre insieme a te!

Quando ero solo, solo e stanco nel mondo,
quando non c’era l’amor,
tante persone vidi intorno a me,
sentivo cantare così. Rit.

Io non capivo,
ma rimasi a sentir,
quando anch’io vidi il Signor.
Lui mi chiamava,
chiamava anche me ed io gli risposi così. Rit.

A  volte son triste,
ma mi guardo intorno,
scopro il mondo e l’amor;
son questi i doni che lui fa a me,
felice ritorno a cantar. Rit.

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